In 500 a Rovereto il Primo Gennaio per un Anno di Pace

La Chiesa ha celebrato l’avvio del nuovo anno con la solennità di Maria Madre di Dio, nella 58a Giornata mondiale della Pace.
Il tema scelto da papa Francesco èRimetti a noi i nostri debiti: concedici la tua pace“.

Riportiamo alcune riflessioni dell’arcivescovo Lauro Tisi, che ha partecipato all’incontro di Rovereto:
Moltissimi, almeno in Occidente, da tempo hanno rinunciato a mettere in agenda la possibilità di trovare in Dio un alleato per affrontare la vita.
Anzi, di fronte agli sconvolgimenti climatici, alle guerre, alle violenze di ogni genere, pongono Dio sul banco degli imputati sorvolando alla grande sulle responsabilità dell’uomo.
Abbiamo concluso che Dio non c’è e se c’è è totalmente assente dalla partita della vita.
In verità violenza, guerra, fame, povertà non sono segno dell’assenza Dio, ma indice che il grande assente dalla partita della vita è proprio l’uomo.
A essere morto non è Dio, ma l’uomo.
Riscopriamo, grazie al silenzio, la forza straordinaria presente nel volto di Dio che si fa bambino e ti mette al corrente che la gioia è far vivere, non rubare vita.
Questa è la via della pace suggerita dal Principe della Pace.
La pace non va cercata semplicemente in ragione del fatto che ci sono le guerre, è una necessità esistenziale di cui tutti abbiamo bisogno per poter gustare la vita.
Essa altro non è che rinunciare a vivere per sé stessi.
E grazie a questa meravigliosa scoperta potremmo contribuire a porre fine ai grandi mali denunciati da papa Francesco nel Messaggio per la Giornata odierna:
– disparità di ogni sorta,
– trattamento disumano riservato alle persone migranti,
– degrado ambientale,
– confusione colpevolmente generata dalla disinformazione,
– rigetto di ogni tipo di dialogo,
– cospicui finanziamenti dell’industria militare.

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